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Arte
Sociale Contemporanea

In cosa consiste Laboratorio Soccorso?

Laboratorio Soccorso, 12 spazi x 12 principi fondamentali è il titolo del progetto diffuso di arte pubblica di Giacomo Zaganelli, curato da Stefania Rinaldi e organizzato da CUT (Circuito Urbano Temporaneo). Laboratorio Soccorso prende il suo nome dal quartiere pratese più multietnico della città, dove l’evento si è svolto dal 23 al 25 Ottobre 2020.
Il progetto presenta dodici contributi ospitati in altrettanti spazi (pubblici e privati), ciascuno riferito ai 12 Principi Fondamentali della Costituzione Italiana.

Cinque aree verdi, settantaquattro fondi, quattro autofficine, due banche, un cinema, un campo da calcio. Questi sono tutti spazi “in attesa” del Soccorso (o di soccorso, verrebbe da dire) individuati da Zaganelli nella mappatura del quartiere, appendice del progetto portato avanti dall’artista su scala regionale con La Mappa dell’Abbandono.

Chiacchiere ai Giardini

L’opera pensata per Laboratorio Soccorso costituisce la prima opera pubblica del collettivo MASC. “Chiacchiere ai Giardini” è un’installazione sonora presentata in un allestimento interattivo. L’audio è l’esito di alcuni pomeriggi passati ai Giardini Karl Marx, punto di riferimento del quartiere Soccorso, soprattutto per bambini e ragazzi data la presenza di giochi, come scivoli e altalene.


L’opera, ispirata all’articolo 11, è frutto di interviste fatte ai ragazzi residenti nel quartiere, dove abbiamo chiesto loro le loro personali definizioni di guerra e di pace. Essendo quella del Soccorso una zona residenziale particolarmente multietnica abbiamo avuto modo di sentire pareri non solo da figli di italiani, ma anche da ragazzi appartenenti alla nuova generazione post-migrazione. Ci hanno raccontato la guerra vissuta dai loro genitori, e la guerra che combattono ogni giorno andando a scuola, dove vengono ancora discriminati per il colore della loro pelle.
Straordinariamente, ai Giardini Karl Marx le diversità si annullano e bambini algerini, rumeni, albanesi, marocchini e italiani giocano insieme, e rispondono insieme alle nostre domande. Fanno gruppo, si avvicinano al microfono uno dopo l’altro ordinatamente e non vedono l’ora di rispondere alle nostre domande. Alcuni non presenti nei giorni delle interviste si fanno chiamare pur di dare il loro contributo. Altri si trovano invece in difficoltà a rispondere, tentennano, non sanno esattamente come dire, e mentre parlano guardano i loro amici, cercando una timida conferma nei loro occhi.


“Chiacchiere ai Giardini” sono 16 minuti di estratti di queste conversazioni: le parti più salienti disposte in ordine di domande. Il tutto è stato esposto in via Romita 60, all’interno di uno spazio precedentemente adibito a deposito per un muletto di una fabbrica di jukebox.
«Nella stanza, un muro viene riempito di scritte e disegni sul tema. Tra tutte, spicca il barcone coi naufraghi e le parole, “la povertà è guerra… e il mare dovrebbe tornare ad essere bellissimo…”» scrive Pratosfera, giornale di cronaca pratese, in merito all’opera qualche giorno dopo l’evento.